Cosa succede quando due creativi, un fashion designer belga piuttosto avanguardista e un artista anti-minimalista che sperimenta diversi media ( installazioni, sculture, video e collages ) si incontrano? Uniscono le forze per dare vita ad un progetto del tutto inedito, come hanno fatto Raf Simons, noto ai più per le esperienze nelle grandi casi di moda, e Sterling Ruby, tedesco con base in California. La notizia di tale connubio era stata data a dicembre, ma i frutti di questo progetto sono stati visibili il 15 gennaio a Parigi con la presentazione della collezione uomo autunno inverno 2014. Non chiamatela collaborazione però: ovvero la recente tendenza nel fashion system che conduce alla formula delle capsule collection. Il duo piuttosto parla di sintonizzazione mentale; quella di Simons e dell'artista anti-minimalista è un linea di capi maschili interamente progettata insieme. Tant'è vero che per questa stagione il brand è diventato direttamente " Raf Simons/ Sterling Ruby ".
Nonostante gli approcci creativi differenti e stili abbastanza contrastanti, il risultato è stato di grande effetto: silhouette pulite si amalgano armonicamente a fantasie dripping; frammenti di stoffa colorata sono cuciti su capispalla e trench khaki. E poi: disegni di mani, scritte come "father" e "abu lang" ( espressione per "abusive language" ) tracciano il leit motiv della collezione. Evidenti i richiami alla cultura punk anni '80, uno dei temi centrali nella poetica di Ruby. Non passano inosservate le sneakers deformate bianche e nere ai piedi dei modelli. Sfondo della sfilata tenutasi a Place Vendome è un'installazione che fa riferimento all'opera Soft Work. Si tratta di una serie di morbide sculture come cuscini nei colori e nelle forme della bandiera statunitense: provocatoria allegoria di un altro soggetto del lavoro dell'artista, ovvero la stereotipata visione che la società americana ha della casa come luogo protettivo e dei confortevoli oggetti domestici, resi da Ruby mostruosi corpi imponenti e poco rassicuranti.
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