I tempi bui per la NYFW sembrano passati. Allarme di crisi rientrato dalle ultime settimane della scena fashion statunitense, in cui avevano disertato parecchi brand e la stampa aveva additato le proposte presentate "poco originali", grazie all'arrivo di Tom Ford in qualità di Presidente del Consiglio della moda americana.
La riduzione dei giorni di calendario, il coinvolgimento di molti giornalisti stranieri e grandi ritorni in fatto di label sono tra le novità promosse dal designer, protagonista insieme ad altre maison come Oscar de la Renta, Marc Jacobs, Ralph Lauren e altri di una programmazione fitta.
La prima fashion week si è conclusa per spostarsi in Europa: è la volta di Londra, segue Milano e Parigi in coda.
Ma quali sono i primi trend intercettati a New York?
Scopriamoli insieme!
Quella sensazione di "non aver nulla di nuovo da raccontare" che si era diffusa nelle scorse stagioni tra gli addetti ai lavori ha lasciato il posto ad una nuova wave di creatività rendendo così la settimana della moda americana scandita da accenti più audaci, sperimentazioni cromatiche e stampe, accostate ad outfit classici ormai diventati timeless.
1. Il colore...assoluto protagonista!
Come ogni anno, il Pantone Color Institute ha fornito previsioni sui trend cromatici e per la Spring Summer 2020 ha indicato 12 tonalità di tendenza e 4 classiche: una palette in grado di trasmettere un senso di familiarità e felicità.
Spiccano così colori vibranti come il Flame Scarlet, un rosso vivido, o l'Orange Peel, un arancio multivitaminico, o, ancora, il Saffron, un giallo zafferano caldo e intenso, e nuance più delicate e pastello come i toni del blu e del cannella.
2. White Shirt
Qual è il capo senza tempo per antonomasia? La camicia bianca, l'it piece senza fronzoli che non ha bisogno di restyling o abbellimenti.
Adatta per il daywear o per le occasioni formali abbinata ad una gonna oversize, la white shirt è la scelta pratico-chic per outfit impeccabili ed eleganti.
Vista in passerella da Tibi, Theory e The Row.
3. Did you say dots?
Che siano micro o macro poco importa: la prossima primavera-estate 2019 il polkadot farà parlare di sè. Nella versione classica a pallini bianchi su fondo nero, riprodotto su delicate trasparenze (Carolina Herrera) o declinato con un twist 40's nella collezione di Michael Kors, che ha osato con spalle audaci, i pois sembrano essere una giocosa stampa must have.
4. Il look androgino
Mannish, ovvero quando si dice rubare i vestiti nell'armadio di lui. Non si tratta di sottrarre una t-shirt o una camicia e indossarla sotto capi femminili: qui si fa sul serio. Ecco allora che prendono vita outfit che includono abiti interi con gilet abbinati, blazer o tuxedo rigorosamente in gessato o tartan. Papillon e panama compresi. Le linee sono rilassate, eccezion fatta per qualche giacca strizzata in vita con cinture in pelle. Nell'era della gender fluidity, nemmeno stupisce più di tanto. Ma il look maschile, ça va sans dire, sarà di tendenza!
5. Grunge mania
Pensando al grunge, il rimando a Kurt Cobain è d'obbligo. Non solo per il genere musicale che lo rese famoso, ma anche perché ne incarnò perfettamente lo stile sfoggiando innumerevoli camicie in flanella a scacchi. Il plaid ha tenuto testa ad ondate di activewear e minimalismo negli anni, tanto da diventare a pieno diritto un'icona della moda e non solo dei 90's.
Nella NYFW la stampa check è proposta per la stagione estiva ed è sdoganata anche per la sera.
Grunge couture.
Spiccano così colori vibranti come il Flame Scarlet, un rosso vivido, o l'Orange Peel, un arancio multivitaminico, o, ancora, il Saffron, un giallo zafferano caldo e intenso, e nuance più delicate e pastello come i toni del blu e del cannella.
Proenza Schouler, Oscar de la Renta, Marc Jacobs, Tom Ford, Prabal Gurung |
Qual è il capo senza tempo per antonomasia? La camicia bianca, l'it piece senza fronzoli che non ha bisogno di restyling o abbellimenti.
Adatta per il daywear o per le occasioni formali abbinata ad una gonna oversize, la white shirt è la scelta pratico-chic per outfit impeccabili ed eleganti.
Vista in passerella da Tibi, Theory e The Row.
Tibi, Theory, The Row, Bevza |
3. Did you say dots?
Che siano micro o macro poco importa: la prossima primavera-estate 2019 il polkadot farà parlare di sè. Nella versione classica a pallini bianchi su fondo nero, riprodotto su delicate trasparenze (Carolina Herrera) o declinato con un twist 40's nella collezione di Michael Kors, che ha osato con spalle audaci, i pois sembrano essere una giocosa stampa must have.
Michael Kors Collection, Carolina Herrera, Carolina Herrera, Marc Jacobs |
4. Il look androgino
Mannish, ovvero quando si dice rubare i vestiti nell'armadio di lui. Non si tratta di sottrarre una t-shirt o una camicia e indossarla sotto capi femminili: qui si fa sul serio. Ecco allora che prendono vita outfit che includono abiti interi con gilet abbinati, blazer o tuxedo rigorosamente in gessato o tartan. Papillon e panama compresi. Le linee sono rilassate, eccezion fatta per qualche giacca strizzata in vita con cinture in pelle. Nell'era della gender fluidity, nemmeno stupisce più di tanto. Ma il look maschile, ça va sans dire, sarà di tendenza!
Marc Jacobs, Rag & Bone, Michael Kors Collection, Marc Jacobs |
5. Grunge mania
Pensando al grunge, il rimando a Kurt Cobain è d'obbligo. Non solo per il genere musicale che lo rese famoso, ma anche perché ne incarnò perfettamente lo stile sfoggiando innumerevoli camicie in flanella a scacchi. Il plaid ha tenuto testa ad ondate di activewear e minimalismo negli anni, tanto da diventare a pieno diritto un'icona della moda e non solo dei 90's.
Nella NYFW la stampa check è proposta per la stagione estiva ed è sdoganata anche per la sera.
Grunge couture.
Michael Kors Collection, Marc Jacobs, Carolina Herrera, Khaite, Khaite |
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